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Situata nel parte più montagnosa dell'Umbria, proprio al centro del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, ad una distanza di 96 Km da Perugia, la città di Norcia costituisce uno dei principali nuclei turistici del Centro Italia. Immersa nel verde delle ampie vallate pianeggianti, a contatto con le alte vette dei Monti Sibillini, la città è un'ambita meta di soggiorno sia nella stagione invernale sia in quella estiva, durante la quale si registrano temperature assai gradevoli.
Cittadina tipicamente ottocentesca, Norcia vanta un ampio patrimonio storico- artistico che la inseriscono tra le più importanti città d'arte dell'Umbria. I primi insediamenti umani nel territorio, secondo gli storici, risalgono al lontano Neolitico, anche se recenti ritrovamenti hanno testimoniato la presenza certa dell'uomo solo a partire dal VIII secolo a.C. La città, fondata dai Sabini, cominciò poi a svilupparsi nel corso del V secolo a.C. prendendo il nome dal termine etrusco Norsia, vale a dire "fortuna". Celebri storici come Livio, Plutarco e Virgilio più volte citarono il nome Nursia nelle loro opere più famose. Lo stesso Virgilio menzionò la città Umbra nell'Eneide, narrando le gesta epiche di Eufente, condottiero dei Nursini, che guerreggiò a fianco di Turno contro Enea. Il nome di Nursia comparirà poi in un documento del 205 a.C., nel quale si legge che la città, alleata di Roma, offrì alcuni volontari a Scipione, impegnato nella seconda Guerra Punica.
Sotto la dominazione romana, Nursia venne eletta prima Prefettura poi Municipio della IV Regione Sabina. Contraria alle riforme attuate dai Gracchi, la città si schierò al fianco di Antonio, subendo così una pesante sconfitta ad opera di Ottaviano. Durante il periodo delle invasioni barbariche, Nursia fu vittima di saccheggi e devastazioni da parte degli eserciti dei Goti e dei Longobardi. Questi ultimi poi la portarono sotto il controllo del Ducato d Spoleto, sottomissione che ebbe fine nel IX secolo a seguito dell'invasione dei Saraceni.
Un lungo periodo di crisi caratterizzò la storia Nursina durante il Medioevo, e la sua ripresa fu assai lenta e dolorosa. Separata dal Regno d'Italia nel 962 da Ottone I, Nursia entrò a far parte dei possedimenti dello Stato della Chiesa. Approfittando delle spiccate ambizioni guelfe dei suoi abitanti, il Papa, durante il suo soggiorno ad Avignone, utilizzò la cittadina per placare le rivolte scoppiate nella ghibellina Cascia. Nonostante la proclamazione del Libero Comune, avvenuta nel XII secolo, la città dovette affrontare nuove battaglie contro Spoleto ed i confinanti territori, che ne minacciavano la piena autonomia.
Situata in una zona altamente sismica, Nursia venne più volte colpita da violenti terremoti, come quello del 1238 che provocò migliaia di morti e la distruzione dell'intero territorio. Per ragioni di difesa, il centro storico, che già i Sabini avevano cinto da vaste mura, venne consolidato da Giulio III. Quest'ultimo s'impegnò in una vasta opera di fortificazione che si concretizzò con l'edificazione della Fortezza della Castellina.
Nel 1569, sotto il pontificato di Gregorio XIII, Norcia fu eletta a Prefettura e le venne conferito potere giurisdizionale sulle città di Cerreto, Visso, Cascia e Monteleone. Famosa per essere la patria di San Benedetto, il fondatore del monachesimo occidentale (motivo per cui è stata poi ribattezzata "Comune d'Europa"), Norcia venne nominata anche sede vescovile nel 1821, sotto il pontificato di Pio VII.





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